Guida completa: dall'assunzione alla cessazione
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Questa guida fornisce una panoramica completa su tutti gli step fondamentali nel rapporto di lavoro domestico, dalla fase di assunzione fino alla cessazione del contratto. Ogni passaggio è accompagnato da tempistiche e link a guide dettagliate.
Il primo passo per assumere un lavoratore domestico è stipulare un contratto di assunzione e comunicarlo all’INPS. Questa operazione deve essere effettuata almeno 24 ore prima dell’inizio del rapporto di lavoro.
Ogni mese, il datore di lavoro deve fornire al lavoratore la busta paga, che riassume la retribuzione, le ore lavorate e le eventuali trattenute.
I contributi previdenziali devono essere versati all’INPS ogni tre mesi.
La certificazione unica (CU) è un documento che il datore di lavoro deve rilasciare entro il 31 marzo di ogni anno, attestando i redditi corrisposti al lavoratore domestico nell’anno precedente.
La CU può essere generata tramite in pochi clic.
Ogni anno vengono aggiornati i minimi salariali per il lavoro domestico. È importante verificare questi aggiornamenti per adeguare la paga del lavoratore e, se previsto, aggiornare il superminimo assorbibile.
Il lavoratore ha diritto a un aumento della retribuzione pari al 4% della paga minima contrattuale ogni due anni di anzianità presso lo stesso datore di lavoro.
Quando il rapporto di lavoro termina, è necessario rispettare i termini di preavviso (salvo casi di licenziamento per giusta causa) e calcolare il TFR (trattamento di fine rapporto), ferie residue e mensilità aggiuntive.
Consulta per modificare questi importi.